lunedì 23 aprile 2012

Manie e annuncio vobis

Gentilissima clinica,


Scrivo la presente per chiedere un appuntamento con l'egregio Professor Cura.

Da una settimana credo di esser affetta da sindrome compulsiva ossessiva da Instagram. Tra la sintomatologia più frequente penso di aver riconosciuto le seguenti avvisaglie:


1. Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore su Instagram per ottenere soddisfazione personale;

2. marcata riduzione di interesse per altre attività che esulino dal programma;

3. sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso del programma, di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade on-line, tendenze suicide e/o omicide

4. necessità di accedere alla rete sempre più frequentemente o per periodi più prolungati rispetto all’intenzione iniziale;

5. impossibilità di interrompere o tenere sotto controllo l’uso del proprio i-phone;

6.convinzione che tutto ciò che circonda la sottoscritta abbia un aspetto di interesse artistico per l’umanità

7. dispendio di grande quantità di tempo in attività correlate alla rete;

8. dispendio di grande quantità di batteria di i-phone in attività correlate a Instagram;

9. presunta convinzione di esser una brava fotografa solo perché instagram è in grado di apporre diversi filtri che rendono la foto vagamente artistica

10. continuo utilizzo di Internet nonostante la consapevolezza di problemi fisici, sociali, lavorativi o psicologici recati dalla rete


Considerando la mia condizione altamente preoccupante per la mia sanità mentale le scrivo per chiedere un urgente parere dell’illustrissimo professore
Invio un cordiale saluto

Bussola


Se qualcuno fosse affetto dalla mia stessa sintomatologia non esiti a legarmi su Instagram. Insieme potremmo costruire un gruppo di ascolto e aiutare altra gente come noi.



E ora tanto per farvi toccare con mano la mia insanità mentale… vi prospetto la seguente domanda
Come dormite voi e il vostro patner? Io e Fab così.......



Riuscite a leggere l'intestazione della foto? Bene, potete rinviare la visita dell'oculista perchè avete una vista al di sopra della media. Chimatelo pure il metodo Bussola

Anyway, Fab dice che nel letto ho un esagerato concetto dei miei spazi?!?!....Dice che pecco di abusivismo..da intendersi quale pratica diffusa di illegalità in ambiti regolati da norme e da autorizzazioni.....IO????????????????

Ma vi rendete conto?????
La mia è solo libertà di espressione e lui non la capisce!!!! Me la reprime….

Ora grazie ad Instagram posso condividerla. L’umanità ovviamente ne sentiva la necessità


Annuncio vobis 1





La camicia di Fab è appesa allo stendino, come anche i suoi calzini, le sue mutande e i suoi effetti-(affetti) personali usati nel precedente colloquio. Per pubblico decoro mi sono limitata alla foto solo della prima.

Indi per cui Fab ha superato anche il secondo colloquio e si prepara al terzo.

Il terzo verterà sulle conoscenze economiche aziendali, di cui Fab ne ignora l’esistenza e l'importanza. All’uopo è andato quindi dalla sorella laureata in Economia e Commercio, e si è appuntato su un pezzo di carta  qualche parola d’effetto tanto per dar idea all’interlocutore di grande padronanza della materia.

Ovviamente la mini bambolina Incas contro i problemi del lavoro è il suo vero asso nella manica, che terrà furtivamente nascosta nella tasca della giacca.



Annuncio vobis 2

Mia sorella ha scritto il suo primo libro. Il prossimo sabato ci sarà la presentazione a Morciano di Leuca,  Lecce, poi ne seguirà una a Roma, etc….

A me il libro piace molto….. e a voi???? Per rispondere dovreste quindi leggere il libro…. Che aspettate?!?!?!

Vi terrò informati….

Per ora beccatevi questa…..



mercoledì 18 aprile 2012

Cattivi ragazzi... ragazzi di strada


Eravamo andati in quel centro commerciale perché io e Fab avevamo deciso di convertirci all’idea di prenderci l’i-phone.

Abbiamo resistito …. Abbiamo lottato…. Abbiamo reagito… ci siamo difesi…. Ma alla fine siamo crollati….

Ci siamo guardati nelle palle degli occhi e ci siamo detti

“Accettiamolo…. Vogliamo anche noi l’i-phone…. E sti ca**i il consumismo, la globalizzazione e tutti i mazzi e lazzi… chi siamo noi per non meritarci un i-phone… un i-phone non si nega a nessuno”

Siamo così andati in tarda serata di ieri in un centro commerciale, abbiamo lanciato la macchina al primo posto libero trovato e ci siamo fiondati in un negozio della Vodafone.

La commessa che non brillava certo ne di pulizia personale ne di simpatia, ha iniziato ad enunciarci meccanicamente le offerte della Vodafone. Quando abbiamo concordato la nostra tariffa ottimale, ha iniziato ad inserire le informazioni nel computer, e a presentarci tutti i fogli da dover firmare a fine operazione di registrazione.

Fatalità il server della Vodafone si è bloccato proprio mentre noi avevamo iniziato a inserire i nostri dati.

La tipa atona allora ha scrollato le spalle ed ha sentenziato “Fatevi un giro …và… quando ritornate ci riproviamo”

Lo abbiamo fatto.

Cosa che però lei non poteva immaginare, è stata che nel giro alla “passailtempoanchequandoprefirerestistareacasaacenare” ci siamo imbattuti in un rivenditore della 3.

Ci siamo guardati e poi senza il minimo senso di colpa abbiamo deciso per un secondo consulto che nella vita non si sa mai….

E infatti…. Le tariffe ci hanno convinto maggiormente.

OK FAMOLO!!!! FAMOSE L’AIFON DELLA TRE.

E infatti ce lo siamo fatto.

Usciti dal centro commerciale gongolavamo come due ragazzini che hanno appena ricevuto il loro giocattolino preferito da Babbo Natale

“Si però dobbiamo starci attenti…. Bisogna bloccare il roaming….insomma cerchiamo di non spendere una fortuna…. Altrimenti amen.. si ritorna alla vecchia prepagata.”

Mentre si cincischiava in tal argomenti, avvicinandoci alla macchina ho visto che vicino alla ruota posteriore della macchina lato passeggeri c’era la cravatta di Fab

“Ohi… guarda qua… la tua cravatta… per fortuna ce ne siamo accorti … altrimenti saremmo partiti e quella rimaneva qui. Deve esser caduta quando sono uscita”

Ma mentre articolavo quelle parole, ho connesso contemporaneamente le sinapsi

“Ma come faceva ad esser caduta quando io sono uscita se era stata lanciata da Fab nel sedile posteriore dietro al mio?!?!?”

Avvicinandomi maggiormente alla macchina ho capito. Il finestrino posteriore destro era completamente frantumato. Avevano forzato la macchina. Avevamo subito un furto ed un atto vandalico.

Ragazzate! Ragazzi, cattivi ragazzi, che ti sfondano un vetro, rubano un giubbotto maschile Geox,  cercano altro, non trovano niente di interessante oltre all’indumento e scappano.

Cattivi ragazzi che ti mandano il sangue al cervello. Cattivi ragazzi che ti fanno passare la serata anziché in casa a cenare al caldo, in una caserma a sporgere denuncia.

Cattivi ragazzi per cui ora devi rimandare un viaggio, perché la macchina non sarà pronta per domani.

Cattivi ragazzi. Ragazzi della strada.

PS: L’agente di polizia, mentre redigeva il verbaleda una parte e whatsappava con chi sa chi dall’altra, ci ha detto che casi come il nostro in quel centro commerciale ne accadono tutti i giorni.

Ecco…Io e Fab eravamo quelli del giorno 17.4.2012. Il 17 si sa... portamale....ha profetizzato Fab

Volevo ringraziare Debby  per il suo premio coccinella portafortuna…. Perché soprattutto in questo periodo ci serve



lunedì 16 aprile 2012

Le abbiamo fatto sapere


-          Bussola devi fare la lavatrice durante il fine settimana…..

-          Robe bianche o scure? Che ti serve?

-          No…. Una solo per me…. Robe delicate

-          Che genere di robe…..

-          La camicia rosa, il mio slip e il mio paio di calzini…. Tutto ciò che ho usato al precedente colloquio…..escluso ovviamente il completo che non si può mettere in lavatrice….

Mi hanno richiamato….. quelli dell’azienda automobilistica… mi hanno detto di andare direttamente in società per fare il colloquio tecnico.

-          Dai grandeeee….. sono molto contenta

-          Si anche io…. Però tornando alla lavatrice…..voglio che nel programma girino solo queste tre cose…. Non mettere altro…. Non vorrei che l’energia positiva si andasse a disperdere su altri indumenti a cui non è richiesto nessun compito particolare…..tipo ad esempio le tue magliette…. Sarebbe un inutile spreco

-          Non ti pare che stai esagerando con tutta questa scaramanzia?!?!

-          Guarda… io non sono scaramantico… sono sportivo…..tutti gli sportivi conoscono la regola: Squadra che vince non si cambia


Nel frattempo Bussola è alle prese oltre che con le lavatrici  del suo superstizioso marito anche con il caratteraccio del suo intestino irritabile.

Navigando su internet e cercando oramai ogni forma di consulto medico, psicologico e morale si è imbattuta nei forum di gente sventurata.

Dopo attente letture Bussola si è autoconvinta e autodiagnosticata  una sensibilizzazione del proprio intestino a farinacei lievitati tipo pane, pizza. I suddetti continuano a lievitare nella pancia di lei dopo ingestione, trasformando la sua rotondità in una rosetta versione famigliare.

La stessa ora tenterà l’arduo tentativo di minimizzare il consumo degli alimenti lievitati, per il benessere psico-fisiologico del suo collerico intestino.

Sempre lei non scommetterebbe due centesimi su se stessa riguardo alla buona riuscita del tentativo.
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E ora permettetemi di raccontarvi una cosa carina….

Qualche tempo fa ero andata sul blog di Vania e le avevo fatte dei sinceri complimenti  riguardo  agli uccellini di stoffa che aveva fatto, e che mostrava in uno dei suoi post.

In quell’occasione le avevo raccontato che mi sarebbe piaciuto avere le sue stesse abilità ma essendo impedita per definizione avevo optato per comprarli nel negozio.

Dopo poco mi è arrivata un’e-mail sulla mia posta del blog, con la richiesta del mio indirizzo per una sorpresa. Lì per lì non ho collegato le due cose. Successivamente mi ha spiegato che aveva piacere a farmi dono di un suo uccellino per quello che le avevo detto.

Ecco… internet ti fa conoscere anche gente speciale come Vania.

Ora chi viene a casa mia può assaggiare dei cioccolatini, offerti dall’uccellino di Vania . Io lo trovo adorabile come lei!!!!!

giovedì 12 aprile 2012

Le faremo sapere

Ieri Fab ha tirato giù dall’armadio il suo miglior completo, la camicia con le sue sigle ricamate a mano, poi è andato in bagno, si è lavato, sbarbato, profumato, ammirato, e si è fatto vedere da Bussola.

-          Non sarai troppo elegante ?!- le ha chiesto lei

Ma lui ha sentenziato
-          E’ in pieno centro, piazza del Popolo…. Lì sono tutti pipì.
Davanti simili argomentazioni, lei non ha saputo ribattere.

Bussola la stessa mattina è andata al laboratorio d’analisi ed ha ritirato i risultati che le mancavano.
Dopo poco il suo cellulare ha squillato, ed è apparso un messaggio di Fab

-          Forse avrei dovuto mettere anche la cravatta….. qui non puoi immaginare quanto siano tutti pipì….
A distanza di qualche ora Fab e il suo grillo sono entrati in una stanza e si sono accomodati, Bussola e il suo grillo in un’altra ed hanno fatto lo stesso.

Fab ha aperto le braccia al suo interlocutore che gli parlava del possibile nuovo lavoro presso una nota azienda di macchine, Bussola le gambe su un lettino di un ginecologo del sud di Roma.
L’interlocutore di Fab ha ascoltato, quello di Bussola ha infilato testa, mani e tampone del PAP test nei meandri della sottoscritta.

Sia Bussola che Fab hanno rintronato di parole la stanza del colloquio, riversando ansie, gioie,frustrazioni, speranze, desideri, paure sul malcapitato.

I grilli  di entrambi sono intervenuti anche se nessuno aveva chiesto loro la parola.

Sia Bussola che Fab sono usciti dalle stanze confortati: le analisi precedenti di lei andavano bene e lui aveva superato la prima parte  del colloquio.

Ora entrambi sospirano speranzosi a quel “le faremo sapere “ che si sono sentiti dire prima di vedersi chiudere la porta dietro di loro.

PS: Per quest’anno manca solo il risultato del PAP test e poi  posso dire di aver rinnovato il bollo alla mia carrozzeria



martedì 10 aprile 2012

Prima l'uovo e poi la gallina

In situazioni di forte stress Bussola trova gratificante, svuotante,  appagante, e liberatorio mettersi a pasticciare in cucina.

Per nulla scoraggiata dal fatto che fosse la vigilia di Pasqua ha trascinato Fab nel supermercato e poi in un negozio specializzato per articoli da pasticceria. Ha motivato quindi il suo impeto furioso con una impellente necessità di preparare un uovo di Pasqua per i nipoti.

Per rendere ancora più svuotante e liberatoria l’opera culinaria ha deciso di non fermarsi alla preparazione dell’uovo secondo canonica procedura ma di abbellire la stoica impresa  decorando il tutto con pasta di zucchero.
Pertanto pur continuando a nutrire una forte diffidenza per quella pasta colorata e stucchevole, ha deciso di chiudere un occhio e di dar libero sfogo a quella Bussola creativa e disperata, utilizzando quell’intruglio di dubbia origine.

Fab dal canto suo essendo  a sua volta chiuso sotto scacco dal grillo  logorroico che lo rimbecillisce con il discorso di cambiare lavoro, ha pensato in un’ondata di inaudita generosità di aiutare Bussola nell’ impresa, pur di allontanarsi dagli sproloqui del grillo.

I due hanno passato l’intero sabato notte a fondere cioccolato, a colarlo sullo stampo, ad aspettare che si solidificasse, e a staccarlo. Si sono meravigliati come due bambini quando la prima metà dell’uovo è scivolata dal calco, perfetta come mai se lo sarebbero immaginato.

Motivati dalla cosa, e carichi di entusiasmi hanno replicato le operazioni per la seconda metà dell’uovo.

Ormai però la stanchezza iniziava a calare e la pazienza di aspettare andava scemando.
Il primo tentativo di questa parte ha prodotto una metà di uovo con una grossa incrinatura. I due hanno deciso quindi di rifondere il tutto e riprovare.

Il secondo tentativo ha prodotto una metà di uovo completamente adesa allo stampo che per nulla voleva staccarsi. Hanno deciso quindi di staccarla con la forza a suon di cucchiaiate e di imprecazioni. Il terzo ed ultimo tentativo ha portato a colare il cioccolato e lasciarlo solidificare la notte, raccomandandolo alle preghiere di San Perugina.

I due sono quindi andati a letto completamente scoraggiati, frustrati oltre che per quanto avevano già a carico anche per i nuovi fallimenti culinari. Completamente bulimici di cioccolato sono quindi crollati inermi sul letto.

La mattina di Pasqua i nostri eroi hanno messo la sveglia alle sei per non lasciar incompiuta l’opera. Il mattino ha portato nuove energie e si è dato quindi il giusto compimento a quanto iniziato.

Durante il pranzo di Pasqua l’uovo è stato ammirato dai grandi ma snobbato dai piccoli, perché ciò che rende un uovo speciale per un bambino non è una bella forma ma una bella sorpresa, e quei due cretini di Bussola e Fab si erano dimenticati la cosa più importante!

sabato 7 aprile 2012

Grilli per la testa

Fab ha in testa un grillo. Un grillo che si deprime, che spera, si agita, si dimena, di abbatte e si rialza.

Il grillo di Fab ha deciso che lui debba cambiare lavoro.

Il grillo di Fab ha deciso che il suo assistito  debba inviare curriculum a chiunque, ovunque e con qualunque mezzo.

Fab in questo periodo scrive molto. La maggior parte delle sue opere inizia con la presente chiave di apertura “alla cortese attenzione del direttore del personale”

Bussola ha anche lei un grillo. Un grillo affetto da disturbi bipolari gravi.

Il grillo di Bussola parla da solo. Ha scoperto di avere una passione sfegata per l’altalena. A volte sta su che gli sembra di volare, e a volte giù che raspa nelle zollette del giardino.

Nella maggior parte delle volte il grillo di Bussola rimprovera il grillo di Fab di avere solo grilli per la testa che parlano di lavoro.

Il grillo di Bussola, non si blocca mai. Su e giù su quell’altalena, su e giù, fino a diventare scemo più di quanto non lo sia.

Il grillo di Bussola ieri sera ha invitato il grillo di Fab ad andare a correre nel parco. Il grillo di Fab ha accettato.

Entrambi i grilli avevano accumulato tanta energia che non sapevano come smaltire

Per venti minuti entrambi gli insetti hanno smesso di parlare a vanvera troppo impegnati a gestire la loro bassa prestazione fisica duramente messa alla prova.


mercoledì 4 aprile 2012

PLIN PLIN - il ritorno

Pensavo che Pasqua non è come Natale, passarla lontano dalla famiglia poi non sarebbe stato così malaccio.

In fondo, a Pasqua ci sono pochi giorni di ferie, praticamente solo il lunedì e considerando che dopo non molto ci sarebbe stato il ponte tra il 25 aprile e il 1 maggio, in cui con pochi giorni si possono fare delle belle ferie, pensavo sarebbe stato meglio risparmiare i giorni di Pasqua per quel periodo.

Inoltre, a Natale siamo stati con i miei ed è giusto dare la possibilità a Fabrizio di stare con i suoi a Pasqua.

Fino a qualche giorno fà non avrei avuto dubbi sulla scelta migliore. Eppure ora, con l'approssimarsi della festività un pò di scoramento mi viene.

Quando senti al lavoro che tutti sono pronti per partire mentre tu rimani qui in questa città, un pò il groppone in gola ti sale.

Sento già la mancanza di quelle piccole abitudini in cui sono cresciuta in tutti questi anni di vita.

Mi mancherà dovermi occupare di apparecchiare la tavola, scegliendo tra i tovaglioli più belli comprati per l'occasione, la passeggiata a piedi da casa mia alla chiesa per vedere la messa di Pasqua, dove ritrovi tutto il tuo paese, gli anziani e i giovani venuti da lontano, la visita dei parenti dopo la messa, i tacchi scomodi quando ritorni a casa.

Si tutto ciò mi mancherà

Non girerò per chiese il venerdì santo per vedere i sepolcri allestiti dalle diverse confraternite.

Addio pasquetta, uova sode, picnic in campagna con i tanti cugini da parte di madre. Addio passeggiate in riva al mare quando la marina si risveglia con i primi tepori della bella stagione.

Addio tante belle cose che ormai mi si erano cucite addosso.

Domani compio gli anni.... forse inizio già ad esser depressa….. come qui

Gattonero mi ha provocato….. ed io ho accolto la scommessa…. Ecco a voi i miei risultati delle analisi

Aspetto: limpido (son soddisfazioni)
Colore: oro (son doppie, triple soddisfazioni)

Reazione pH (scritto Ph che per un chimico come me è un errore da matita rossa): acida
Densità: 1028

Proteina: assente

Sangue: assente

Glucosio: assente

Chetoni: assente

Urobilina: assente
Nitriti: assente

Bilirubina: assente



Ergo: io di mattina presto evacuo solo oro

martedì 3 aprile 2012

PLIN PLIN


Mi crea sempre un certo imbarazzo entrare in un laboratorio d’analisi con un pacchettino in una bustina.

“Ehilà gente, ecco per voi le mie urine….. questa mattina l’ ho fatta pensando a voi…..

Voi donnine in camice mi dovevate vedere….io un barattino di plastica ed un gabinetto.... si eravamo uno strano trio….. siamo però diventati così amici che io e  il barattolino di plastica siamo pure usciti insieme….. ho detto a Fab 'io e la mia pipì usciamo a fare quattro passi'…. Giusto il tempo di arrivare al laboratorio di analisi….

Ora voi gente abbiate cura della mia pipì…. Non confondetela con quella di altri…. Non sbagliate etichette…..soprattutto non mischiate  la mia pipì con quella di un malato grave, sbagliando poi i risultati…..

Giocateci con la mia pipì…. Fatene quello che ne dovete fare….. se non vi basta ve ne posso fare altra….. ne produco in grandi quantità….e la faccio gratis... se volete ve ne posso regalare pure una boccettina da usare come concime per le piante

Ma quando ritorno per ritirare le analisi.... voi non fatemi scherzi….

Non mi piacciono le brutte notizie….. e vi avverto che io un po’ strippo quando ci sono le analisi di mezzo….. anche se come in questo caso sono analisi di routine…. Io strippo……

Perché io sono una di quelle che dal dottore un po’ si intimorisce….. sono una di quelle che si sente sempre giovane e sempre in salute, e per questo si trascura…..

Io all’analisi di routine ci sono poco avvezza….

Quindi gente….. non facciamo scherzi……

lunedì 2 aprile 2012

Incenso


Quando vivevamo a Milano con le mie coinquiline Carola e Federica, spesso sentivamo lungo la rampa delle scale del condominio, la domenica intorno alle 10.00 un forte odore di incenso.

Era un odore quanto mai bizzarro in un palazzo milanese, perché richiamava le funzioni religiose. Si aveva l’idea di esser stati sbalzati  in una cattedrale nel bel mezzo di una messa quando il prete fa oscillare il turibolo e la gente china i capi. Questo ovviamente strideva con quell’area anonima e  anaffettiva che è la scala di un qualunque condominio di città, un luogo per antonomasia di tutti e di nessuno al tempo stesso.

Ho scoperto a distanza di alcuni anni, che probabilmente nel mio condominio  doveva vivere una famiglia di origine spagnola. In Spagna, nazione per altro molto più cattolica praticante di quanto non lo sia la nostra, l’incenso è molto utilizzato oltre che nelle chiese anche nelle case delle persone in segno di sacralità del giorno di festa.

L'incenso è una resina profumata che si ottiene da un arbusto, usata fin dall'antichità nei culti pagani come offerta religiosa, produce molto fumo e un intenso profumo.

Nel culto cattolico l’uso dell’incenso fu introdotta solo dopo il IV secolo, in segno di preghiera e devozione nei confronti del Signore. Quando l’incenso è fatto salire verso l’altare simboleggia propriamente la preghiera dei fedeli, quando invece l’incenso viene dispensato sull’assemblea o sulle offerte, indica consacrazione: quelle persone e quelle cose segnate, circondate, con l’incenso sono riservate a Dio.

Questo finesettimana appena trascorso sono stata a Siviglia con Fab e con Mame cara. La città era in festa per l’inizio della settimana santa. L’ odore di incenso lo si percepiva in ogni dove , la gente correva in chiesa, i turisti si accalcavano per fotografare i carri esposti in chiesa con montate le figure religiose della passione.

La gente del luogo ci ha raccontato che una processione religiosa a Siviglia dura dalle tre del pomeriggio fino alle quattro del mattino del giorno dopo, per l’intera settimana santa le processioni si alternano lungo le strade in maniera indefessa, dal giorno al mattino senza mai fermarsi. Ogni chiesa ha la sua congregazione, e ogni congregazione ha i suoi carri, e la sua processione  di confratelli incappucciati.

Non sono riuscita ad astenermi dalla tentazione di comprarmi un bruciaincenso anche io, per avere un angolo di Spagna anche qui a Roma. Ho comprato sia l’incenso propriamente detto che altri aromatici tipo lavanda, vaniglia etc, per evitare che la gente entrando a casa non si debba chiedere dove sia l’acquasantiera.



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